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Il vino ed il territorio un connubio forte dal quale ripartire per un nuovo turismo

E’ stato il primo cittadino, l’avv. Marco Mampieri, a portare il saluto della città agli illustri ospiti, Olevano Romano che è stato ed è da oltre duecento anni punto di ritrovo di molti artisti stranieri. “Attraverso le particolari caratteristiche del nostro territorio come la bellezza dei paesaggi, che da secoli affascinano artisti e visitatori, la sua peculiare storia e la produzione del Cesanese passa la strada per il rilancio turistico e non solo,  delle nostre zone a confine tra la valle del sacco ed i monti dell’Aniene. Io e la mia squadra di governo ci stiamo impegnando concretamente nella valorizzazione e condivisione delle specificità del nostro territorio e riteniamo che una mostra di questo livello rappresenti un punto di partenza veramente importante per far conoscere la nostra città oltre i confini territoriali e per questo ringrazio la Guardia di Finanza ed il gruppo Tutela patrimonio archeologico per aver accolto il nostro invito ed aver collaborato fattivamente nella realizzazione dell’evento”.

Il convegno di presentazione dell’interessante mostra di reperti archeologici recuperati dalla Guardia di Finanza è stato sapientemente  moderato da Tiziano Cinti (Coordinatore Sistema Museale Territoriale Monti Prenestini e valle del Giovenzano PRe. Gio. Soc. Cooperativa  “IL Betillo” a.r.l.) che ha parlato dell’attività che svolgono gli uomini guidati dal Ten. Col. Massimo Rossi  Comandante Gruppo Tutela Patrimonio Archeologico Guardia di Finanza.

“Queste opere recuperate molto  spesso restano nell’oblio dei depositi. Invece – ha voluto evidenziate il Ten. Col. Rossi - messi in mostra raccontano la storia, i loro momenti, come quelli che raccontiamo noi. Il gruppo da me coordinato ha soli 40 uomini a disposizione in tutta Italia e recupera in media 5000 pezzi l’anno con un lavoro costante e duraturo”.

E’ stato Mauro Lo Castro - Archeologo del Betillo ha portare la discussione sul tema proposto: “Se ad un reperto si fanno le giuste domande questo risponde e sa rendere vivo il racconto”. Sin dal Simposio greco nel vino vi è la verità e l’inganno. Il Vino è lo specchio dell’uomo. Le opere che esponiamo ad Olevano a Villa de Pisa fino al 22 giugno sono opere uniche che raccontano la loro storia e da circa 20 anni sono oggetto di studio”.

Poi c’è stato l’intervento del funzionario del Ministero Beni Ambientali e Culturali Dott. Alessandro Betori che ha parlato del territorio come opportunità e di  Olevano Romano con le sue peculiari mura poligonali e un sistema di ville romane antiche ancora da scoprire.
La giovane Valeria Romano, direttrice scientifica del Museo- Centro Studi sulla pittura di paesaggio Europeo del Lazio,  invece ha descritto i dipinti di Peter Spiegel (artista tedesco che ha donato le sue acqueforti all’associazione AMO onlus, che oggi possiede oltre 2000 quadri di grandi artisti europei) il quale  ha raffigurato, attraverso le sue opere, delle interessanti testimonianze di vita in campagna. Serafino Mampieri, invece, ha raccontato quanto sta facendo la sua AMO, che gestisce Villa De Pisa, ed il fascino del paesaggio raccontato dai vari artisti stranieri e la cordialità della gente di Olevano. L’archeologa Michela Costantini ha parlato del “territorio di Olevano Romano con l’inquadramento storico e topografico evidenziando che Olevano Romano, oltre le ville, un tempo aveva anche le terme.

Il Prof. Romolo Augusto Staccioli ha raccontato dei simpatici aneddoti riguardanti il vino nell’epoca degli antichi romani e su “imboccamento” del sindaco Mampieri, ha promesso che in prossimità della manifestazione Vino Intorno del 21 giugno prossimo, terrà un relazione storica sull’ Oste, il vino e l’Acqua. Ha chiuso il convegno il giornalista del settore vinicolo Luciano Di Lello, che ha rifatto la storia del vino in Italia, chiudendo ovviamente con il Cesanese di Olevano Romano che sta uscendo fuori pian piano dallo stereotipo del vino dolce che piace ai romani ma ormai si attesta tra i vini di qualità più interessanti nel panorama nazionale ed internazionale. Il cesanese di Olevano Romano ha qualità importanti che vanno messe in risalto con attenzione per conquistare nuove fasce di mercato.
Poi tutti a Villa De Pisa a vedere la splendida mostra di reperti archeologici inerenti il mondo del vino e di quadri  raffiguranti il tema della vita in campagna che resterà aperta fino al 22 Giugno prossimo.

L’ospitalità dei produttori appartenenti alla Strada del vino “Terra del Cesanese di Olevano Romano” ha intrattenuto i presenti con dei piccoli assaggi.

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