Oggi ridotta a quattro pareti spoglie senza più copertura, la Chiesa di S. Giovanni sorge appena fuori la porta omonima del paese, sul versante Sud-Ovest. Riguardo la fondazione non abbiamo documenti che ne parlano, ma sappiamo per certo, grazie ad una visita pastorale, che nel 1575 era sicuramente esistente e sotto la custodia della confraternita del SS. Crocifisso. La chiesa fungeva da cimitero per i pellegrini defunti che arrivavano ad Olevano per accedere all’antica chiesa di S. Maria del Colle di Maggio (oggi Chiesa di S. Anna) e per tutti quegli agricoltori deceduti per morte violenta nei campi. Recante notizie di una visita pastorale andata persa, un articolo di giornale recuperato fra la corrispondenza di Coriolano Belloni (personalità che fra le prime si occupò della tutela del paesaggio locale e dei beni culturali di Olevano); lo scritto ci dice che all’interno della chiesa vi erano pitture risalenti ai secoli XIV e XV; le pareti laterali ospitavano affreschi rappresentanti il Giudizio Universale: da una parte il Paradiso con un corteo di angeli e i santi Gregorio, Francesco e Antonio Abate riconoscibili dal loro nome scritto accanto mentre dall’altra Purgatorio ed Inferno con la presenza di demoni sotto forma di mostri alati nell’atto di torturare le anime peccatrici. Nell’abside era rappresentata la Vergine con in grembo il Bambino fra i santi Giovanni e Margherita, patrona di Olevano. Tutto questo oggi non è più visibile a causa degli agenti atmosferici che hanno dilavato le pitture, ma soprattutto a causa dell’incuria dell’uomo. Rimane visibile qualche lacerto di colore rosso sulla parete destra guardando l’altare e nell’emiciclo absidale una decorazione con riquadri geometrici e appena sotto una porzione d’intonaco dipinta a finto marmo. È comunque tutt’oggi molto suggestivo entrare in questo piccolo rudere senza tetto invaso da piante rampicanti.