Il santuario dedicato alla Vergine Annunziata era inizialmente detto Chiesa di S. Maria nell’Ara dei santi. Costruito nel 1639, come indica un’iscrizione ancora affissa all’interno dell’edificio, la struttura fu eretta in quanto vi fu trasferita l’immagine dipinta della Vergine dalla vicina Chiesa oggi dedicata a sant’Anna, dove ebbe luogo un’apparizione mariana che spinse i fedeli alla costruzione della piccola chiesa. All’interno del santuario la sacra immagine fu inglobata in un tabernacolo monumentale posto dietro l’altare maggiore con due colonne tortili e timpano arcuato. Nonostante l’arredo della chiesa sia recente, un altare è rimasto tale sin dalle origini ed è quello di san Giuseppe voluto dalla famiglia Roccardi, costruito subito dopo l’edificazione del santuario (il primo a sinistra appena si entra). Rimanendo sulla parete sinistra, dopo l’altare dei Roccardi, secondo le visite pastorali, doveva esserci l’altare di santa Elisabetta (dedicato nel 1703), non più esistente, dove oggi al cui posto si venera la Madonna del Rosario. Sulla parete destra, l’altare più vicino all’ingresso era dedicato a san Tommaso d’Aquino e retto dalla famiglia Ranieri; oggi vi troviamo un affresco novecentesco che presenta l’episodio dell’Annunciazione con il borgo medievale di Olevano sullo sfondo. L’altare successivo è dedicato a sant’Antonio abate per il quale la dedicazione è rimasta la medesima, ma non l’arredo liturgico: vi compare una tela, di recente fattura, raffigurante il santo al cospetto di Maria.