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Chiesa di S. Rocco

https://www.comune.olevanoromano.rm.it/immagini_pagine/24-08-2022/1661356347-265-.jpg

Le notizie relative alla storia della Chiesa di S. Rocco provengono dall’Archivio Diocesano di Palestrina, dove sono raccolte le relazioni delle sacre visite che i ‘mandati’ del vescovo o lui stesso eseguivano, al fine di monitorare lo stato degli edifici dipendenti dalla diocesi. La prima menzione che si fa della struttura risale alla sacra visita del 1570, in cui l’edificio è citato come dipendente dalla Chiesa arcipresbiterale di S. Margherita. Gli atti inerenti alla visita del 1754 sono quelli più esaurienti riguardo la descrizione delle varie chiese in tutta la diocesi. Facendo riferimento proprio a questa documentazione sappiamo che la Chiesa di S. Rocco, nell’anno suddetto, manteneva l’aspetto della struttura cinquecentesca; più visite indicano il 1527 come data di edificazione. Lo spazio esterno di fronte la chiesa, alla base del sagrato, ospitava le sepolture dei bambini non battezzati, mentre per quanto riguarda l’ingresso dell’edificio, due scalinate in peperino conducevano al portale anch’esso incorniciato da stipiti della stessa pietra. All’interno, in un vano a navata unica, l’area presbiterale era sopraelevata di 60cm rispetto al resto della pavimentazione, ma collegata ad essa tramite due gradini. La visita del 1657 testimonia che sull’abside era dipinta l’immagine della SS. Trinità, mentre nell’emiciclo absidale l’affresco della Beata Vergine Maria fra i santi Rocco e Sebastiano. La relazione del 1754 afferma che, dietro l’altare maggiore, in sostituzione dell’affresco descritto nel 1657 vi erano le stesse immagini, ma rappresentate in un quadro; il mandato del vescovo aggiunge poi che san Sebastiano decade come secondo titolare dell’edificio, d’ora in avanti dedicato solo a san Rocco. Inoltre sappiamo dalla stessa visita che ai lati del cilindro absidale vi erano due porte decorate con i dipinti della Strage degli Innocenti sull’apertura di destra e la Madonna fra i santi Fabiano e Sebastiano su quella di sinistra. Appena a destra della porta d’ingresso, sulla parete, vi era una nicchia con un’immagine di san Pelagio cambiata poi con una dedicata a san Nicasio e ancora mutata con il titolo di san Biagio. Possiamo solo presumere la presenza, sulla parete sinistra, di un altare dedicato a san Francesco da Paola, in quanto la descrizione risulta piuttosto ambigua sin dalle indicazione principali. Una scalinata esterna, adiacente al campanile, conduceva ad una loggia interna posta appena sopra l’ingresso. Visto l’ampliarsi dell’abitato attorno, nel 1929 la Chiesa di S. Rocco venne elevata a parrocchia con l’ordine del cardinale Vincenzo Vannutelli. All’interno della chiesa, subito a destra, troviamo la tomba del pittore tedesco Franz Horny (1798-1824) che, come tanti artisti nordeuropei, soggiornò ad Olevano colpito dallo straordinario paesaggio di cui gode il paese.

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